Lo studio ha esaminato se in presenza di complicanze microvascolari diabetiche le concentrazioni del fattore di crescita endoteliale vascolare ( VEGF ) aumentano, e se gli Ace inibitori fossero, eventualmente, in grado di modificare le concentrazioni di VEGF circolante.
Sono stati impiegati i campioni dello studio clinico EUCLID, in cui l’Ace inibitore Lisinopril era impiegato nei pazienti diabetici di tipo I normotesi e nella stragrande maggioranza normoalbuminurici.
Il tasso di escrezione è stato misurato ogni 6 mesi.
Nessuna significativa correlazione è stata osservata tra il VEGF basale e l’età, durata del diabete, controllo glicemico, pressione sanguigna, fumo, fibrinogeno, e fattore di Von Willebrand.
La concentrazione media di VEGF basale era 11,5 pg/ml (95%, CI, 6-27,9) nei pazienti senza retinopatia, 12,9 pg/ml (6-38,9) in quelli con retinopatia non proliferativa, e 16,1 pg/ml (8,1-33,5) in quelli con retinopatia proliferativa.
Il VEGF basale era 15,2 pg/ml in coloro in cui si osservava una progressione di almeno 1 grado nella retinopatia a 2 anni contro un 11,8 pg/ml in cui la progressione non avveniva.
I livelli di VEGF non sono risultati modificati dopo trattamento con Lisinopril.
Pertanto la concentrazione di VEGF plasmatica circolante non è sembra essere correlata in modo significativo ai fattori di rischio o alla malattia microvascolare nei soggetti con diabete di tipo I.
Poiché l’Ace inibizione non modifica i livelli di VEGF, l’effetto benefico sulla retinopatia ottenuto con il Lisinopril non trova spiegazione nei livelli circolanti di VEGF.
Chaturvedi N et al, Diabet Med 2001 ; 18 : 288-294
( Xagena2002 )