La vasopressina è un neuropeptide con multiple funzioni.
Oltre alla sua predominante azione antidiuretica dopo secrezione periferica dalla ghiandola pituitaria posteriore, appare coivolta in altre funzioni cerebrali, tra cui capacità cognitiva ed emozionalità.
Cambiamenti nell’espressione della vasopressina e nel rilascio, possono avere molteplici conseguenze.
Come mostrato sia in modelli animali che negli uomini, il rilascio centrale di vasopressina può essere benefico per l’adattamento fisiologico e comportamentale in situazioni di stress, magari a scapito di una maggiore suscettibilità alla malattia.
La vosopressina se iperespressa e rilasciata, può contribuire ad un aumento dello stato d’ansia e a comportamenti simil-depressivi.
Un deficit di vasopressina può, invece, causare segni di diabete insipido e stato di ridotta ansia.
L’identificazione di polimorfismi genetici, sottostanti a questi fenomeni, non solo spiega singole variazioni nella memoria sociale e nell’emotività, ma anche aiuta a caratterizzare potenziali bersagli per interventi terapeutici. ( Xagena2008 )
Frank E, Landgraf R Eur J Pharmacol 2008; 583: 226-242
Endo2008 Psyche2008