La Gatifloxacina ( Tequin ) è comunemente impiegata nel trattamento delle infezioni respiratorie tra cui la polmonite acquisita in comunità, esacerbazioni acute di bronchite cronica, sinusite ed infezioni del tratto urinario.
Health Canada aveva già informato di aver ricevuto segnalazioni di casi di ipoglicemia ed iperglicemia, clinicamente significativi, nei pazienti, soprattutto diabetici, che avevano assunto il farmaco.
Uno studio caso-controllo ha confermato gli effetti disglicemici della Gatifloxacina nei pazienti con o senza diabete.
La Gatifloxacina è un fluorochinolone ad ampio spettro di terza generazione attivo nei confronti dei microrganismi aerobi gram-negativi e gram-positivi, anaerobi ed atipici.
Il farmaco subisce solo una minima biotrasformazione ed è escreto per via renale.
Park-Wyllie e colleghi ( N Engl J Med 2006 ) hanno esaminato i pazienti dell’Ontario ( Canada ) di età superiore ai 65 anni, che erano stati visitati in ospedale per ipoglicemia o iperglicemia, ed ai quali era stato prescritto un fluorochinolone per os, una cefalosporina di seconda generazione o un macrolide, durante il mese precedente.
I pazienti che hanno sperimentato iperglicemia avevano una maggiore probabilità ( 4 volte ) di essere stati trattati con Gatifloxacina piuttosto che con un macrolide.
Dei 788 pazienti trattati per ipoglicemia, 366 sono stati ricoverati in ospedale.
Di questi, 30 pazienti ( 8.1% ) sono morti in ospedale.
Il tempo mediano dall’inizio dell’assunzione di Gatifloxacina alla presentazione in ospedale è stato di 6 giorni.
I pazienti che hanno sperimentato iperglicemia avevano una probabilità 17 volte maggiore di essere stati trattati con Gatifloxacina piuttosto che con un macrolide.
Dei 470 pazienti con iperglicemia, 237 sono stati ricoverati e 39 ( 16.5% ) di questi sono morti in ospedale.
Il tempo mediano intercorso tra l’inizio della terapia con Gatifloxacina e l’arrivo in ospedale è stato di 5 giorni.
Anche la Levofloxacina ( Levaquin; in Italia, Tavanic ) è risultata associata ad un modesto aumento del rischio di ipoglicemia, ma non di iperglicemia.
La frequenza di disglicemia che si è presentata entro 30 giorni dopo la prescrizione dell’antibiotico è stata trovata più alta con la Gatifloxacina ( 1.1% ), seguita dalla Ciprofloxacina ( 0.3% ), Levofloxacina ( 0.3% ), Moxifloxacina e cefalosporine di seconda generazione ( entrambe 0.2% ) e, per ultimi, i macrolidi ( 0.1% ).
Tuttavia, l’incidenza di alterazioni glicemiche, con molta probabilità, è sottostimata.
Nonostante che i meccanismi alla base di questi effetti opposti, ipoglicemia ed iperglicemia, non siano stati chiariti, è probabile che la Gatifloxacina provochi ipoglicemia promuovendo il rilascio di insulina e l’iperglicemia per formazione di vacuoli cellulari ( cellule beta pancreatiche ) con conseguente riduzione dei livelli di insulina.
Pertanto, ai pazienti diabetici non dovrebbe essere prescritto l’antibiotico Gatifloxacina, e la Levofloxacina dovrebbe essere impiegata con cautela. ( Xagena2006 )
Fonte: Canadian Medical Association Journal, 2006
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