Si definisce irsutismo la condizione caratterizzata dall’eccessiva crescita dei peli terminali e disposti in aree dove il loro sviluppo è minimo o assente.
Per ipertricosi s’intende invece un aumento del numero dei peli nelle zone dove crescono normalmente i peli.
Nella maggioranza dei casi, l’irsutismo è una patologia idiopatica, caratterizzata da un’aumentata sensibilità della cute agli androgeni.
Nell’irsutismo secondario, alcune malattie endocrine (ovaio policistico, malattia di Cushing, acromegalia, tumori surrenalici ed ovarici) provocano un aumento della produzione di androgeni.
L’irsutismo iatrogeno è prodotto da farmaci come anabolizzanti, androgeni, corticosteroidi.
Prima di instaurare una terapia è opportuno accertarsi che alla base non ci sia un tumore. Qualora venisse confermata la presenza di un tumore è necessario procedere alla sua asportazione.
I farmaci indicati per il trattamento dell’irsutismo sono gli estroprogestinici ed i farmaci antia-androgeni (Ciproterone, Flutamide) da assumere per 6-12 mesi.
Da tenere presente che i farmaci anti-androgeni possono causare femminilizzazione del feto maschio nel caso in cui la donna assuma questi farmaci all’inizio della gravidanza.
( Xagena2001 )