Nel corso di studi clinici, Galvus ( Vildagliptin ), un inibitore DPP-4, ha mostrato di ridurre in modo significativo la glicemia nei pazienti con diabete di tipo 2.
Galvus presenta il vantaggio di non essere associato ad aumento di peso corporeo.
L’associazione tra Galvus e Pioglitazone ( Actos ) ha portato ad una riduzione dell’1.9% nei valori dell’emoglobina glicosilata ( HbA1c ).
Due terzi dei pazienti ( 65% ) trattati con Galvus e Pioglitazone hanno raggiunto il valore di A1c fissato come target dall’American Diabetes Association del 7% o meno, contro il 42% di coloro che hanno raggiunto questo obiettivo in monoterapia ( Galvus: 42.5%, Pioglitazone: 42.9% ).
Una riduzione fino al 2.8% nei valori di A1c è stata osservata tra i pazienti con scarso controllo glicemico che presentavano al basale più alti livelli di glicemia ( A1c approssimativamente 10% ).
Nei pazienti di età superiore ai 65 anni trattati con Galvus e Pioglitazone, l’A1c si è ridotta del 2.3% da un valore medio basale di 8.4%.
Nei pazienti obesi con un indice di massa corporea ( BMI ) uguale o superiore a 35, i pazienti che hanno ricevuto Galvus e Pioglitazone hanno mostrato una riduzione del 2.2% da un valore medio al basale di 8.6%. ( Xagena2006 )
Fonte: Novartis, 2006
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