È stato dimostrato che la chemioterapia non è efficace nei tumori tiroidei differenziati in stadio avanzato, ma l’aver scoperto che varie tirosin-chinasi sono attivate nella malattia ha suggerito un potenziale ruolo terapeutico per gli inibitori delle tirosin-chinasi.
Uno studio di fase 2 ha valutato sicurezza ed efficacia di Pazopanib ( Votrient ), in pazienti con carcinoma tiroideo differenziato, metastatico, in rapida progressione e refrattario al radio-iodio.
Ciascun paziente ha ricevuto 800 mg di Pazopanib in continuo ogni giorno in cicli di 4 settimane fino al sopraggiungere di progressione della malattia, intolleranza al farmaco o entrambe.
Un criterio fondamentale per l’inclusione era la presenza di malattia misurabile con progressione radiografica nei 6 mesi precedenti all’arruolamento ed erano consentite fino a 2 precedenti terapie.
L’endpoint primario era qualsiasi risposta tumorale, in accordo con i criteri RECIST ( Response Evaluation Criteria in Solid Tumors 1.0 ).
Sono stati arruolati 39 pazienti: uno non aveva ricevuto alcun precedente trattamento con radioiodio, e un altro ha ritirato il consenso prima del trattamento.
È stato dunque possibile valutare gli esiti clinici in 37 pazienti ( 51% uomini, età mediana 63 anni ).
Lo studio è chiuso per quanto riguarda l’arruolamento di nuovi pazienti, ma molti dei pazienti arruolati sono ancora in trattamento.
I pazienti sono stati sottoposti a 12 cicli ( valore mediano; intervallo da 1 a più di 23, totale superiore a 383 ).
Risposte parziali confermate sono state osservate in 18 pazienti ( tasso di risposta 49% ), con una probabilità stimata di durata della risposta superiore a 1 anno del 66%.
La concentrazione massima di Pazopanib nel plasma durante il ciclo 1 è risultata correlata in maniera significativa con la risposta radiografica ( r= -0.40, p=0.021 ).
In 16 ( 43% ) pazienti sono state necessarie riduzioni della dose a causa di eventi avversi, i più frequenti dei quali ( di qualunque grado ) sono stati fatigue ( 29 pazienti ), ipopigmentazione di pelle e capelli ( 28 ), diarrea ( 27 ) e nausea ( 27 ).
I 2 pazienti deceduti durante il trattamento avevano malattie pre-esistenti che hanno contribuito all’evento.
In conclusione, Pazopanib rappresenta un’opzione terapeutica promettente per i pazienti con carcinoma tiroideo differenziato e in stadio avanzato.
La correlazione tra risposta del paziente e concentrazione di Pazopanib durante il primo ciclo potrebbe indicare che il trattamento può essere individualizzato per raggiungere gli esiti ottimali.
Attualmente è in corso una valutazione di Pazopanib in una coorte più ampia di pazienti con carcinoma tiroideo differenziato, così come in coorti di pazienti con carcinomi tiroidei midollari e anaplastici. ( Xagena2010 )
Bible KC et al, Lancet Oncol 2010; 11: 962-972
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